Christiane Elisabeth Reimann nasce a Copenhagen il 6 maggio 1888 dal danese Carl Christian Reimann, agente di cambio, e dalla norvegese, Margit Meisterlin.
Nel 1913 viene ammessa come dipendente in prova presso il Bispebjerg Hospital di Copenaghen. Viaggia anche in Germania e Inghilterra per imparare le lingue e nel 1918 si reca a New York per lavorare presso il Presbyterian Hospital, e nel contempo continuare gli studi. Durante il suo soggiorno americano lavora come infermiera distrettuale presso l'ospedale Settlement Henry Street dove conosce la fondatrice Lilian Wald, una donna senza legami sentimentali che si interessa di politica femminista. Nel 1922 viene eletta segretaria, non retribuita, dell'International Council of Nurses (Consiglio Internazionale degli Infermieri). Il 25 febbraio 1925 consegue il grado di Master of Arts alla Columbia University e frequenta un corso per altri quattro mesi occupandosi di statistiche. Viene quindi eletta Segretario Esecutivo dell'ICN, stavolta stipendiata, e si trasferisce a Ginevra trasferendovi il quartier generale dell'ICN.
Nel 1929 muore il padre (due anni prima si era spenta la madre); la cui eredità viene distribuita ai quattro figli; ma alle due sorelle non è consentito utilizzare il grosso del patrimonio che viene gestito dal fratello Arnold. A Christiane spettano alcuni fondi marginali e gli interessi maturati sul patrimonio che le permetteranno, comunque, una vita agiata. L'anno successivo, durante un convegno internazionale a Parigi, conosce lo psichiatra Wilhelm Alter. Ne rimane affascinata, benché egli sia più anziano, e con lui nascono prima un rapporto professionale, poi una intensa amicizia. Ma Alter, in difficoltà economiche, chiederà in seguito, a più rirese, un consistente sostegno, per poter continuare a svolgere la propria attività ed anche una forte somma per acquistare una casa in un sobborgo di Francoforte, dove si trasferirà con la sua governante (che è probabilmente la sua amante).
La Reimann, più volte invitata, vi trascorre le vacanze di Natale del 1932 e in quell'occasione Alter le chiede di sposarla.
Nel 1933 Christiane compie, accompagnata dalla sua segretaria, un viaggio in Italia con Alter, giungendo sino a Siracusa dove i tre soggiornano presso la Villa Politi, sempre a spese di Christiane. Entusiasta del luogo, Alter propone di trasferirsi con Christiane a Siracusa, ritenendolo un luogo favorevole alla salute di entrambi, e facendone una base per il loro lavoro comune. Ma lei, pur adorando la città la sceglierebbe solo per soggiorni brevi. Ben presto Christiane presenta le sue dimissioni dall'ICN, motivandole con problemi di salute, ma principalmente perché è accusata di cattiva gestione economica dell'ICN. Le dimissioni vengono respinte, e lei prosegue nel suo incarico fino al 22 ottobre 1934, data in cui, amareggiata, si dimette irrevocabilmente, dopo aver lavorato duramente per trasformare e ingrandire l'ICN. Le sue dimissioni vengono accettate il 3 novembre successivo, e solo l'anno dopo verrà chiarita, con un documento ufficiale dell'ICN la corretta posizione economica di Christiane, che anzi aveva ampiamente contribuito di persona ai bilanci dell'Associazione.
Il 6 febbraio 1934 Alter, con delega e soldi di Christiane, acquista villa Fegotto, oggi conosciuta come Villa Reimann, allora fuori città, all’interno della zona archeologica. Subito dopo l'acquisto vengono avviati i lavori di sistemazione e di sopraelevazione di un piano. Se ne occupa Alter, mentre Christiane risiede a Ginevra.
Nell’agosto del 1934 viene annunciato un finto matrimonio fra i due, con l'imminente trasferimento della coppia a Siracusa. Ma queste comunicazioni vengono fatte solo per "occhio sociale", ed agli atti la Reimann risulterà sempre nubile. Alter nel frattempo si è trasferito nella casa con la dottoressa che lo ha in cura, e vi sistema tutti i suoi mobili e quelli di Christiane, provenienti da Ginevra; poi fa venire a Siracusa anche la sua governante da Francoforte e due segretarie per aiutarlo a preparare un libro e la relazione al Congresso di Roma dell'Associazione Internazionale degli Ospedali. Fa venire anche alcuni suoi parenti che assieme ad alcuni operai del luogo si occuperanno delle incombenze della Villa e del giardino.
La Reimann, trasferitasi anche lei a Siracusa, comincia intanto a preparare gli atti per un vero matrimonio, da celebrarsi ai primi di maggio dell’anno successivo, e per regolare la nuova situazione economica della coppia. Ma ben presto, sospettosa per alcune forzature che Alter vorrebbe farle accettare, comincia ad indagare sulla sua vita e sui suoi comportamenti passati.
Recatasi a Copenaghen per sbrigare alcune pratiche per il matrimonio, e perdurando le mancate risposte alle lettere e ai telegrammi che invia ad Alter, decide di ritornare a Siracusa dove, appena giunta, apprende della sua fuga, dopo che lo stesso, utilizzando una vecchia procura della Reimann, ha venduto la villa allo stesso prezzo dell'acquisto, nonstante siano stati eseguiti dei lavori ed in particolare elevato il primo piano. Grazie ad una clausola della vendita Christiane può comunque ricomprare la villa allo stesso prezzo.
Inizia allora un lungo e penoso contenzioso legale con Alter, grazie al quale riesce infine a fare sequestrare i mobili e le suppellettili, rinvenuti a Villa Fegotto già imballati e in attesa di essere spediti a Francoforte, e anche grossa parte della somma realizzata da Alter con la vendita della Villa.
Da quel momento invece di tornare in Danimarca decide di restare a Siracusa e di dedicarsi alla sistemazione della sua proprietà, dove scoprirà anche delle tombe, all’interno di una necropoli.
Ma la presenza di una donna straniera, senza marito, con molteplici contatti internazionali, fra i quali quelli con la Croce Rossa, insospettisce le autorità fasciste, che la costringono al confino a Floridia. Avendo necessità di curare la villa da dove ricava il reddito per vivere, Christiane ben presto chiede la revoca del provvedimento, che viene successivamente accolta.
Nel frattempo scoppia la guerra, e, durante i bombardamenti di Siracusa, Christiane accoglie in casa molti sfollati. Dopo lo sbarco degli Alleati nel 1943 la villa viene requisita, per ospitare un quartiere generale alleato. Le vengono concesse solo due stanze, e un lavoro di segretaria con cui sbarca il lunario, stante l'impossibilità ad avere aiuto dal fratello. Quando gli inglesi laciano la villa, è costretta a vendere una parte del patrimonio, per rimettere in produzione il terreno, acquistando degli alberi da frutta che le permettono di autosostenersi. Successivamente vince definitivamente la causa contro Alter.
Nel 1967 propone all'ICN di destinare la sua villa a casa di riposo o vacanza per infermiere, lasciando poi all’ICN in eredità l'intera proprietà, con l'impegno a mantenerla. Inoltre, ispirandosi al Nobel, suggerisce l'istituzione di un premio internazionale per l'infermieristica. I responsabili dell'ICN vengono anche in Sicilia per discutere della faccenda, ma si dimostrano poco interessati alla proprietà, ritenendola un peso economico notevole per la loro istituzione. Sono invece interessati all'idea del premio.
Non avendo avuto ulteriori riscontri in merito all'uso delle sue proprietà da parte dell’ICN, e non essendo realizzabile l'ipotesi ventilata di inserirle all'interno di un circuito di istruzione infermieristica, da affiancarsi a quello esistente nelle città di Milano e Trieste, su interessamento del suo legale, l'avvocato Corrado Piccione, nel 1975 incontra il Sindaco di Siracusa, a cui propone l'eventuale donazione alla Città. Il Sindaco accetta impegnandosi a mantenere la Villa e il Parco.
L'11 luglio 1977 Christiane cede al Comune di Siracusa la villa vincolandola a: "perenne sede di attività formative ed educative, manifestazioni culturali di rango universitario e di elevato interesse intellettuale aventi lo scopo di contribuire al progresso civile della città".
Muore il 12 aprile 1979 e viene seppellita al cimitero di Siracusa. L'ICN, facendo seguito al suo volere e grazie anche alla cospicua donazione, istituisce il “Premio Christiane Reimann” che ogni quattro anni, in occasione del Congresso mondiale dell'ICN, viene conferito a chi meglio ha illustrato la professione infermieristica nel mondo.
Nel 1984 il patrimonio Reimann venne affidato all'Istituto di Studi Siracusani, che lo gestisce sino al commissariamento. Lo stesso Comune non ha, ad oggi, gestito l'intero patrimonio per le finalità previste, secondo le volontà testamentarie.